Consigliato: “La tavola del paradiso”

Volete un bel libro che sia anche divertente? Eccolo e se poi volete andarlo a conoscere sarà a Mantova al festival della Letteratura:

Donald Ray Pollock
La tavola del paradiso
(Elliot edizioni)
traduzione G. Testani

tavola del paradisoSiamo nel 1917, al confine tra la Georgia e l’Alabama. Pearl Jewett, un contadino rude e manesco, espropriato della terra e finito in miseria, condivide una dura esistenza con i tre figli: Cane, il più grande, intelligente e di bell’aspetto; Cob, goffo e un pò lento di comprendonio; e Chimney, il più giovane, dal tempera mento sanguigno. Alla morte del padre i tre ragazzi decidono di partire per il Nord e imitare le gesta criminali del loro idolo, Bloody Bill Bucket, diventando in breve tempo gli uomini più ricercati del paese. Non troppo lontano, Ellsworth Fiddler, un contadino che abita nel sud dell’Ohio insieme alla moglie e all’unico figlio scapestrato, viene raggirato e perde tutto ciò che possiede. Dopo la misteriosa sparizione del figlio, il destino lo porterà a incrociare i passi dei Jewett. Non può nascere nulla di buono da un incontro del genere, oppure sì?

Seguendo la tradizione letteraria di Flannery O’Connor e Cormac McCarthy, unita a una dose ben calibrata della violenza cinematografica di Sam Peckinpah e del gusto per l’assurdo e l’ironia di Quentin Tarantino e dei fratelli Coen, con questo romanzo Donald Ray Pollock si conferma tra le voci più importanti della narrativa americana contemporanea.

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