Consigliato: “Addio Anatolia”

“Addio Anatolia”
di Didò Sotiríu
(Crocetti Editore)

addio anatoliaAddio Anatolia è la storia, epica e drammatica, della scomparsa dell’ellenismo dalle terre in cui era insediato da tremila anni.
È il racconto di un paradiso perduto. Mostra il fallimento rovinoso e sanguinario di ogni forma di nazionalismo, sia turco che greco, e accusa con forza la politica sciagurata delle Grandi Potenze in Oriente, guidata dalla brama di petrolio e dalla corruzione.
Seguendo le peripezie del protagonista Manolis e dei suoi compagni di sventura, Didò Sotirìu offre al lettore un romanzo avvincente e, allo stesso tempo, uno sguardo ricco di umanità e di una limpidezza rara sulla Grande Catastrofe dell’Asia Minore. La tragedia, che trovò compimento nella tarda estate del 1922, viene infatti descritta dall’autrice – che fu lei stessa, a soli tredici anni, una di quei profughi greci scampati ai massacri e costretti all’esilio dalla terra natìa – con grande equilibrio e apprezzabile assenza di partigianeria.
Definito il Guerra e pace della letteratura greca, Addio Anatolia è ormai considerato un classico della letteratura greca contemporanea.

Didò Sotirìu è nata ad Aydini, nell’Asia Minore, nel 1909, ed è morta ad Atene nel 2004.
Nel 1921, in seguito alle vicende narrate in Addio Anatolia, si trasferì ad Atene. Visse per un periodo in Francia, dove studiò Letteratura, lavorò come giornalista e conobbe Louis Aragon e André Malraux.
Durante la Seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza greca contro l’occupazione nazifascista. Nel 1989 ottenne il Premio nazionale letterario greco alla carriera, e nel 1990 il Premio dell’Accademia di Atene. Fu tra i soci fondatori della “Intesa greco-turca”.
Addio Anatolia è stato tradotto in tutta Europa.

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