“Prima che Brežnev morisse”
di Iulian Ciocan
(Bottega Errante Edizioni)
“Completamente disorientati e ampiamente impreparati alla nuova economia di mercato e alle sue numerose regole non dette, i personaggi di Ciocan lottano con scelte morali, nostalgia per il passato e aspettative irrealistiche. Questa esperienza traumatica di dover ricostruire completamente il proprio sistema di valori, ricreare la posizione sociale e sopravvivere in un ambiente nuovo e raramente misericordioso è ciò che milioni di cittadini sovietici, incluso Ciocan, hanno vissuto direttamente negli anni ’90.“(Filip Noubel, Asymptote)
L’epoca è il crepuscolo del decrepito regime di Brežnev, il luogo la Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia: la periferia latina dell’Impero. Con un occhio acuto e gogoliano per i dettagli grotteschi, spesso squallidi, della vita quotidiana in URSS, Iulian Ciocan dipinge ritratti cupamente umoristici dell’Homo sovieticus. Dai veterani di guerra e dagli umili lavoratori delle fattorie collettive ai venerabili pezzi grossi del Partito, ognuno di loro giunge a una inquietante consapevolezza: che i nobili ideali della società sovietica erano da sempre bugie. E per il giovane pioniere idealista Iulian, la più grande disillusione di tutte sarà la brusca rivelazione della mortalità di Brežnev.