“Non c’è pace per Kühn”
di Jan Weiler
(Keller)
Questo romanzo è stato definito dalla critica un giallo ad alto contenuto sociale, perché racconta il male oscuro che si cela dietro le mura di casa della “gente perbene” e richiama un passato di cui sembra non ci si possa liberare.
Il protagonista è Martin Kuhn, poliziotto in crisi, sposato, padre di due figli: vive a Weberhohe, quartiere di Monaco nato sui terreni di una ex fabbrica di munizioni con l’ambizioso progetto di farne un quartiere residenziale multietnico. Come poliziotto è bravissimo a far parlare qualsiasi assassino, ma non riesce a comunicare con il figlio adolescente irretito dal Comitato di residenti, gruppo con evidenti simpatie neonaziste.
Un omicidio attuato secondo un macabro rituale e la scomparsa di una bambina mettono alla prova le sue capacità di investigatore, già in parte compromesse da uno stato di salute mentale non ottimale: per risolvere i casi occorrerà al protagonista portare alla luce alcuni episodi del suo passato.
Danilo Tagliaferri