Recensione: “Una famiglia come tante”

“Una famiglia come tante”
di Sylvie Schenk
(Keller)

kellerAline, Celine, Pauline e Philippe Cardin sono molto legati agli zii Simon e Tamara, diversissimi come carattere e tenore di vita dai loro genitori.

Simon e Tamara sono brillanti, eleganti ed anticonformisti: hanno quindi rappresentato un punto di riferimento per i nipoti Cardin. Alla loro morte, tra i fratelli e il resto della parentela sorge una disputa sull’eredità che fa affiorare vecchie ruggini, astio e maldicenze. La voce narrante è quella di Celine (l’intellettuale) che ci svela i segreti di famiglia e le biografie dei vari attori di questa tragicommedia.

Le dinamiche familiari e i rapporti – a volte tossici – tra i parenti sono descritte dall’autrice con intelligenza, realismo ed onestà intellettuale.

Danilo Tagliaferri

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