La Libreria Fahrenheit 451 consiglia:
“Vicinanza distante”
di Catherine Chidgey
(Edizioni E/O)
Buchenwald, anni Quaranta. Per Greta Hahn e per le altre mogli degli ufficiali SS, la vita nelle belle case poco distanti dal campo di concentramento sembra un paradiso.
Una storia tesa che mette a dura prova gli alibi della nostra inconsapevolezza.
Un romanzo polifonico impressionante ambientato dentro, e intorno, a un campo di concentramento tedesco.
Lasciare l’adorato appartamento a Monaco non è l’esperienza straziante che Frau Greta Hahn si era prefigurata. La nuova casa è ancora più accogliente e basta varcarne la soglia per incontrare alcuni degli artigiani più abili d’Europa. Frau Hahn e le mogli degli altri ufficiali che vivono in questa piccola comunità possono ordinare tutto ciò che desiderano, che si tratti di nuovi tendaggi realizzati con le più pregiate stoffe francesi, o di pezzi di mobilio progettati per le esigenze più particolari. La vita qui a Buchenwald sembrerebbe un paradiso.
Acquattata proprio nella foresta che li circonda – così vicina eppure così distante – c’è la presenza incombente di un campo di lavoro forzato. Il marito di Frau Hahn, SS Sturmbannführer Dietrich Hahn, ricoprirà la nuova e potente posizione di responsabile del campo. E con l’aumentare dei prigionieri, il lavoro si fa ancora più intenso. La corruzione dilaga, le scorte sono insufficienti, e il sistema fognario sempre più sotto pressione.
Quando Frau Hahn si ritrova incastrata in una collaborazione improbabile e commovente con uno dei prigionieri di Buchenwald, il Doktor Lenard Weber, non potrà più continuare a ignorare ingenuamente ciò che sta succedendo. Dieci anni prima, il Doktor Weber aveva inventato un macchinario, il Vitalizzatore Simpatetico, con cui all’epoca credeva di poter curare il cancro. Ma funziona davvero? Qualunque sia la risposta, il macchinario potrebbe comunque salvare una vita.
Catherine Chidgey è una pluripremiata scrittrice neozelandese autrice di bestseller. Il suo romanzo d’esordio, In a Fishbone Church, ha vinto il Betty Trask Award, ed è stato uno dei libri in corsa per l’Orange Prize. Golden Deed è stato eletto come libro dell’anno da Time Out, come Miglior Libro da LA Times Book Review e definito uno dei “Notable Books” da The New York Times Book Review. Il suo quarto romanzo, The Wish Child, è stato pubblicato nel 2016 e nel 2017 ha vinto l’Acorn Foundation Fiction Prize, il più ricco premio letterario del Paese.