Per la Libreria Fahrenheit 451 una recensione di Alessandro Dosi:
E. O. CHIROVICI
IL LIBRO DEGLI SPECCHI
(Longanesi)
Una piacevole sorpresa.
Intanto un complimento per l’attenzione al problema di fondo del romanzo: la verità è un assoluto oppure ognuno si tiene e porta avanti la propria?
A me ha ricordato “La verità sul caso Harry Quebert”, o, con il dovuto rispetto, “Rashomon”, proprio per le verità diverse e per il dubbio finale su cosa sia realmente accaduto.
È un romanzo noir, gestito benissimo, di qualità la scelta dei narratori che come in Rashomon sono non tanto i testimoni ma coloro che raccolgono, per vari motivi e interessi, la verità su un caso di fatto insoluto, anni dopo l’avvenimento.
Una grande capacità di costruire storie, motivazioni, carattere, taglio dei personaggi ma, soprattutto un tema, quello della memoria e dei ricordi che è il vero tema del romanzo.
A partire dalla domanda classica: qual è il tuo primo ricordo, per cui tra memoria vera, indotta e percepita, anche la verità può essere, anzi diventa, di volta in volta, vera, indotta o percepita.
Una scoperta davvero piacevole, un autore che merita tanta attenzione e che, mi auguro, avrà lo spazio ed i riconoscimenti che merita.
DA LEGGERE!
“Un impressionante primo romanzo, intelligente e ben scritto.”
The Times
“Ho letto il libro di E.O. Chirovici con la sorpresa, l’ammirazione e l’inquietudine con cui lessi il primo Paul Auster. Questo è un romanzo avvincente, impeccabile, capitale. Uno dei più belli della stagione.”
Antonio D’Orrico su Sette
“Un intreccio complesso… Ricordi imperfetti, segreti e palesi menzogne rendono difficile capire a chi poter credere davvero.”
Publisher’s Weekly
“Intrecci vertiginosi, colpi di scena e dosi da cavallo d’inquietudine e amore: non sorprende che Il libro degli specchi, del romanziere rumeno E.O. Chirovici, sia in traduzione in 38 paesi e venga già definito un classico.”
Michele Neri su Vanity Fair
“Ecco il thriller mentale che fa riflettere.”
Il Giornale
“Intelligente e sofisticato – un thriller dipinto come un quadro di Picasso. Altamente consigliato.”
Giancarlo De Cataldo su Robinson di Repubblica
“Questo romanzo d’esordio in inglese di un autore rumeno è un’intelligente e provocatoria esplorazione di quanto la memoria possa giocare strani scherzi.”
The Sunday Times
Ho incominciato la lettura in questi giorni.