La Libreria Fahrenheit 451 nella persona di Massimo vi offre la recensione di:
L’esercito di cenere
di Josè Pablo Feinmann
(trad. Francesca Lazzarato, ed. SUR)
Ho letto tutto d’un fiato L’esercito di cenere, pubblicato per i tipi della SUR e scritto dell’argentino Josè Pablo Feinmann, autore di più di venti romanzi in Patria. Scriviamo di un ottimo lavoro che interessa la storia argentina ed imperniato su una sorta di viaggio metafisico di parte del Settimo Reggimento di Cavalleria di Linea e sulla graduale manifestazione della pazzia nella psiche del colonnello Andrade.
Costui, Eroe dell’Indipendenza Sudamericana, combattente a fianco di Bolivar, San Martin e altri, si trova a misurarsi con suoi fantasmi personali in una sperduta guarnigione nel deserto.
La repressione di un gruppo di banditi capeggiati da certo Medina, sarà finalmente l’occasione per uscire in campo aperto ma, cammin facendo, trasformarsi nel vanaglorioso beccaio di alcuni suoi fedelissimi soldati.
Assillato da fantasmi e con la psiche dominata da pulsione di morte, alla continua ricerca di un nemico che una volta sfidato non gli faccia più sfoderar scimitarre, ammansendo la sua brama di sangue, arriverà a sostituirsi al cercatore, dimentico che alla fine di una pista che non esiste, non c’è niente.
Un ossessione la sua, compresa in parte solo dal tenente Quesada, prode combattente della battaglia di Ituzaingò contro il Brasile e appena distaccato al reggimento dopo un duello finito male con un politico della capitale, che però poi dovrà prendere una decisione…
Massimo Martinelli