Laura Forelli ci parla di NOTTE FANTASTICA di Stefan Zweig (Adelphi):
“Chi è finalmente riuscito a trovare se stesso, non potrà più perdere nulla al mondo. E chi è finalmente riuscito a comprendere l’essere umano che vive in lui, saprà comprenderli tutti”.
Tutto il libro è racchiuso in questa frase. Zweig, autore del secolo scorso, con questi 4 racconti molto diversi tra loro, vuole trasmetterci l’importanza delle passioni per questi 4 personaggi e per tutti noi.
Nel primo racconto un adolescente si innamora di una donna e vive al massimo una nottata di passione con lei.
Nel secondo Notte fantastica, il racconto più lungo, il barone Michael von R. vive la sua quotidianità senza nessuna scossa e senza mai nessuna novità: questa vita monotona lo porta a diventare apatico ed è solo grazie ad un evento fortuito e un’azione indegna sulla quale pensa notte e giorno cercando di non sentirsi in colpa che ritroverà la voglia e la capacità di buttarsi, rischiare e provare emozioni, sentimenti.
Nel terzo Zweig parla del delirio di un uomo che trova una prostituta se ne innamora e la prega di ritornare donna e non più donna-oggetto ed abbandonare quella vita.
Nell’ultimo, infine, l’autore ci racconta l’incommensurabile passione di una serva per il padrone (avido di nuove avventure e stanco della relazione con la moglie) disposta a tutto pur di rimanere con lui, addirittura uccidere.
Consiglierei questo libro a lettori che vogliono riscoprirsi e leggere riguardo alla bellezza della vita.