La deriva dei continenti, di Russell Banks (Einaudi)
Finalmente tradotto in Italia il capolavoro di Russell Banks.
Pochi scrittori hanno saputo fissare uno sguardo cosí umano e lucido sulle vite di chi non ce la fa. Uomini e donne incagliati alla deriva dello scintillante e spietato sogno americano. Che vivono ai margini di tutto, selvatici e inaddomesticabili, mossi solo dalla pura forza biologica di sopravvivere. In questa storia di immigrazione e miseria, di speranze e sogni, si muovono come piccoli continenti alla deriva, si incontrano e si respingono, accompagnati dallo stile sapiente, secco e carico di sofferta pietas, di un maestro del romanzo contemporaneo.
“Va, mio libro, e contribuisci a distruggere il mondo così com’è”
(R. Banks)
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Parlare da soli, di Andrés Neuman (Ponte alle grazie)
Lito ha appena compiuto dieci anni e sogna di fare il camionista. Suo padre Mario è ammalato, e oltre al suo corpo soffre anche la sua memoria. Prima che sia troppo tardi, si mettono in viaggio, un viaggio decisivo, in cui condivideranno molto più che tempo e spazio. Nel frattempo, tormentata dalla perdita imminente, Elena, moglie di Mario, si immerge in un’avventura catartica, che prende spunto dalla sua enorme passione letteraria e sfida i suoi limiti morali.
A capitoli alterni, per raccontare di sè e dell’amore per gli altri, ciascuno dei tre protagonisti prende voce e ‘parla da solo’. Lito è un bambino spaesato, che non ha ancora gli strumenti per capire, ma ha la curiosità e l’intelligenza d’intuire i segni profondi di quel che gli accade attorno. La voce di Marioè dolorosa e straniante: sta perdendo la vita e non ha scelta, non ha futuro: vuole lasciare a chi lo ama il meglio di sè, cerca di immaginare la vita di Lito senza di lui. Elena deve affrontare il terribile dolore della perdita ma riesce ancora ad amare, prova nuovi piaceri proibiti, trova nei suoi amatissimi libri il male d’esistere ma anche un barlume di speranza.
Nelle sue poche pagine, Parlare da soli abbraccia infanzia e morte, dolore e amore, perversione e aspirazione alla salvezza. Il risultato è un romanzo profondamente perturbante, crudele e pietoso assieme, che indaga in un’originale forma di trio l’eterna connessione fra Eros e Thanatos; la nuova opera di uno degli autori più acclamati e talentuosi della sua generazione – non solo in Spagna, ma oggi in tutto il mondo.