“Simon”
di Narine Abgarjan
(Francesco Brioschi editore)
In un piccolo villaggio armeno si sta per celebrare il funerale di Simon, settantanovenne casanova inveterato e gran bevitore. Quattro donne si riuniscono per l’estremo saluto. Quattro donne che lo hanno incontrato lungo il sentiero della vita. Eliza, a cui Simon ha ridato la voce. Sofia, a cui ha dato un bambino. E poi Susanna, di cui Simon è stato il primo amore. Infine Silvia, che una volta era “pazza” e sola, ma dopo Simon è riuscita a innamorarsi senza più voltarsi indietro. Tutte lo hanno amato, tutte hanno cercato di dimenticarlo e ognuna ha la propria meravigliosa storia.
Dopo il successo di E dal cielo caddero tre mele, Narine Abgarjan torna in libreria con un nuovo romanzo in cui sensualità, dolcezza e umorismo si intrecciano sullo sfondo dei traumi che hanno colpito l’Armenia nel XX secolo.
Narine Abgarjan è nata in Armenia, si è laureata in Lingua e letteratura russa all’Università di Erevan e dal 1993 vive a Mosca. Ha incantato milioni di lettori con le storie (autobiografiche e pluripremiate) di Manjunja, una bambina di undici anni vispa e birichina che vive in un piccolo paese dell’Armenia. E dal cielo caddero tre mele (Francesco Brioschi Editore, 2018), il suo più grande successo, è stato tradotto in tutto il mondo e si è aggiudicato il prestigioso premio Jasnaja Poljana. Nel 2021 Simon ha ricevuto la menzione speciale dei lettori nell’ambito del premio Bol’šaja Kniga.