Consigliato: “I mezzemaniche”

“I mezzemaniche”
di Georges Courteline
(UTET)

courtelineForte di una sua giovanile esperienza sul campo, Courteline fa muovere i suoi mezzemaniche in uno scenario da teatro dell’assurdo. Impigliati dentro il ministero, si aggirano e parlano, con evidenza e assurdità d’ogni genere, tipi umani che vivono “oltre quel luogo e quel tempo”. La notazione è di De Mauro che nell’introduzione mette in luce un fatto su cui di rado ci si sofferma: il piccolo burocrate ministeriale è una figura perfettamente globalizzata già prima dell'”invenzione” della globalizzazione, indipendente dalla geografia e dalla storia. Quasi una “maschera” universale: si pensi a Gogol e a Camilleri, a Kafka e a De Marchi e a Pirandello, per limitarsi alla sola letteratura… Questo uno dei segreti della perenne attualità dei Mezzemaniche e del piccolo miracolo del riso che infallibilmente la sua lettura scatena. Prefazione di Tullio De Mauro.

Georges Courteline (Tours 1858 – Parigi 1929) fu uno scrittore francese. Esordì con una raccolta di bozzetti caricaturali, che colgono con umore sapido e pungente i tratti caratteristici della vita di caserma (Le allegrie dello squadrone, Les gaietés de l’escadron, 1886). Larga notorietà gli assicurò il romanzo Quelli dalle mezze maniche (Messieurs les ronds-decuir, 1893), ambientato negli squallidi ambienti burocratici ministeriali. Tentò con successo anche il teatro (Boubouroche, 1893), trasportandovi la sua vena di amara comicità e le sue doti di ironico cantore di un’umanità sbiadita e mediocre. Tra le altre sue commedie spiccano: Un cliente serio (Un client sérieux, 1898) e Le marionette della vita (Les marionettes de la vie, 1901).

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