Romanzi consigliati da Fahrenheit 451

La Libreria Fahrenheit 451 oggi vi consiglia due romanzi:

La vita sognata di Ernesto GLa vita sognata di Ernesto G.
di Jean-Michel Guenassia
Salani editore

“Cento anni di Storia nella vita di un uomo”. Dal 1910 al 2010, dalla Cecoslovacchia al Nordafrica passando per la Francia: cento anni cruciali raccolti nella vita di Joseph Kaplan, medico ebreo praghese, schivo, innamorato del tango argentino. Kaplan lavora a Praga e a Parigi, viene mandato in esilio ad Algeri, è testimone di persecuzioni ed epidemie, cambi di regime e rivoluzioni culturali; li affronta con un’integrità commovente a cui tutti si affezionano – i suoi amici Pavel e Tereza, sua moglie Christine, sua figlia Helena – perché, nei tormenti della Storia, quell’integrità è ciò a cui aggrapparsi. È anche l’unica cosa contro cui scagliarsi – come fa Christine, donna titanica e contraddittoria, coraggiosa e pavida, che si ribella a lui come a tutta un’epoca. Joseph si ritrova ad affrontare dolori e tragedie, eroico suo malgado, determinato anche nelle prove più atroci. Un incontro sarà fondamentale per lui e per Helena: quello con un certo Ernesto G., combattente ferito, al crepuscolo della sua epopea rivoluzionaria.

Se vi piacerà dovrete assolutamente leggere il precedente romanzo dello stesso autore “Il club degli incorregibili ottimisti”.

La porta di Natsume SōsekiLa porta
di Natsume Sōseki
Neri Pozza

Sosuke e Oyone sono due sposi che conducono una sobria e, in apparenza, tranquilla esistenza. In realtà, il rimorso pesa sul loro cuore.
La loro unione ha, infatti, determinato tempo addietro la rovina di Yasui, il compagno di studi di Sosuke, l’elegante, a costituire per la coppia un’ulteriore fonte di angustie sono le ristrettezze finanziarie, la freddezza dei parenti e, soprattutto, la mancanza di figli, nella quale Oyone scorge un castigo del Cielo. Rassegnati a un destino mediocre, ben lontano dalla brillante carriera cui Sosuke poteva aspirare sia per nascita che per doti personali, marito e moglie trovano conforto nel reciproco amore, balsamo inestinguibile col quale placano il rimorso che si annida costantemente in un angolo della loro coscienza.

Pochi sarebbero gli eventi in grado di scuotere la loro quieta malinconia, se un giorno Sosuke non rischiasse di incontrare Yasui presso il padrone di casa, il ricco, gioviale e generoso Sakai.
La notizia che l’amico si accinge a ritornare a Tokyo dalla Mongolia sconvolge Sosuke e rinfocola tutte le ansie faticosamente tenute a bada. Pur di non correre il pericolo di trovarsi faccia a faccia con colui che un tempo era il suo miglior amico, sconvolto all’idea che Sakai venga a conoscenza della slealtà sua e di Oyone, verso la quale nessuno al tempo mostrò indulgenza, Sosuke cerca rifugio temporaneo in un tempio zen, senza rivelare alla moglie il vero motivo della sua improvvisa decisione. La porta affronta temi quali l’irreversibilità della colpa, il crollo delle illusioni, e la forza misteriosa del rimorso, ma è anche un delicato romanzo sull’amore coniugale, sulla poetica bellezza del rapporto fra due persone che riescono a trovare nell’accettazione del proprio destino una singolare felicità.

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